giovedì 6 luglio 2023

L'evidenza innegabile (Cap. 1)











Chi non conosce il detto di Socrate: "So che non so nulla?" In tutti i manuali di storia della filosofia si elogia il maestro per la sua saggezza e si rileva che egli ci consegna un insegnamento della massima importanza: è bene essere prudenti prima di pensare di conoscere veramente qualsiasi cosa.

Più di 60anni or sono però ebbi modo di sentire da un conferenziere di di passaggio nella mia città che il vero, e molto più importante, insegnamento del famoso detto era un altro. Eccolo. Socrate dopo la frase su indicata avrebbe aggiunto: "Ora provate a pensare di non sapere nulla e osservate cosa state pensando".Fra i presenti e il conferenziere si aprì subito una conversazione che trovai davvero interessante. Alla fine della quale tutti furono concordi nel concludere che avevano scoperto qualcosa di strabiliante: avevano scoperto l'evidenza innegabile.

Le prime scoperte furono queste. Colui che dice di non sapere nulla sa che ha parlato; sa che prima di parlare ha pensato; sa che prima di pensare ha visto e sentito; sa che esiste la sua persona; sa che assieme alla sua persona esistono altre persone e un numero di "cose" o "corpi" che - tutti insieme - costituiscono il mondo.

Qui di seguito ora un elenco che chi scrive ha formulato a partire da quel tempo negli anni successivi

L’EVIDENZA INNEGABILE

  1. Vi sono (esistono, sussistono) molteplici cose materiali, corpi.
  2. I molteplici corpi esistenti, tutti insieme, sono (costituiscono, compongono, formano) tutto l’essere materiale, la materia, la realtà, il mondo reale, in se stesso e di per se stesso esistente: L’ESSERE.
  3. Ogni corpo è parte dell’essere.
  4. L’essere (la materia, l’esistere) è parte, è elemento, è limite di ogni corpo; è elemento comune, uguale, contenuto e sempre presente in ogni corpo.
  5. Ogni corpo è delimitato da una molteplicità di limiti: possiede una propria forma limitata nello spazio tridimensionale; occupa una parte limitata dello spazio; si estende entro limiti determinati nelle tre dimensioni dello spazio.
  6. Lo spazio privo di materia, il vuoto, il nulla, il non essere, è privo di limiti, non ha forma.
  7. Ciò che è (che esiste in se stesso) è materiale ed ha limiti e forma; ciò che non è materiale non è (non esiste), e non ha né limiti né forma. Ciò che è privo di materia è privo di essere, è assenza di essere.
  8. L’essere materiale, la materia, limita (delimita) lo spazio, dà forma allo spazio. Lo spazio non limita la materia, non delimita, non dà forma alla materia.
  9. Il numero che comprende tutti i corpi presenti nello spazio tridimensionale è un numero finito, limitato, determinato. Tutto l’essere in quanto somma di tutti corpi presenti nello spazio è una quantità, un’unità limitata.
  10. Nessun corpo entra o esce dall’essere: passa dall’essere al non essere.
  11. La quantità complessiva di essere è una sola e sempre uguale, non aumenta né diminuisce.
  12. Le dimensioni dello spazio non hanno limiti e sono tre: lunghezza, larghezza, altezza.
  13. La quantità dello spazio, del non essere, del nulla, è illimitata.
  14. Ciascun corpo occupa una sola parte, porzione, volume, di spazio e sta in una sola posizione nello spazio in riferimento alla posizione occupata da qualsiasi altro; ciascun corpo si trova a una distanza determinata relativamente a qualsiasi altro.

(continua)

Come i lettori avranno già notato la dimostrazione della verità innegabile delle proposizioni sopra riportate è già contenuta nell'affermazione di Socrate. In questa sede non si vuole ovviamente vietare a nessuno di mettere in dubbio tutte o alcune delle affermazioni medesime. Anzi si invita espressamente chiunque a tentare di farlo. Lo scrivente riferisce in tutta sincerità che ci ha provato innumerevoli volte e in innumerevoli modi e non ci è mai riuscito. Non solo non ha ancora incontrato finora nessuno che ci sia riuscito. Oggi tutto questo discorso viene proposto come gioco mentale per le persone che possano essere in qualche modo interessate a giocare. Il sottoscritto tiene ancora a riferire che il gioco del pensare sull'evidenza innegabile gli è stato utile in concreto per capire e per affrontare molti problemi veri, grandi e piccoli, della sua sua vita e pertanto ritiene che il gioco sia davvero utile e forse anche divertente.

Nota. Qui è stato redatto il primo capitolo del discorso intitolato EVIDENZA INNEGABILE, gli altri seguiranno. Sarà presentato un  elenco di circa un centinaio di proposizioni. Nessuna di esse difficile da capire anche per un bambino di dieci anni. Si consiglia soltanto di leggere lentamente.  Chiunque leggendo lentamente sarà in grado di sua iniziativa, pensando solo ed esclusivamente con la sua testa: I) di verificare l'innegabilità di ogni proposizione; II) di scoprire  molte altre cose evidenti e innegabili che ciascuna proposizione implicitamente contiene.

 

Nessun commento: