domenica 21 febbraio 2021

Io penso, tu pensi, egli…

 

Io penso

tu pensi
egli pensa
noi pensiamo
voi pensate
essi pensano.

Ognuno espone a ogni altro ciò che ha pensato.
ognuno ascolta ciò che ogni altro gli ha esposto.
Questo esporre e ascoltare di ognuno è sufficiente
per dare inizio a una bella CIVILTÀ

(dal Quaderno degli appunti 1959)


lunedì 8 febbraio 2021

 Indovinello

Quale filosofo ha scritto tutto ciò che ha scritto Platone senza aver mai letto Platone?

 Indovinello

Quale parola ha lo stesso significato di "coscienza" ed è formata da due lettere?

domenica 7 febbraio 2021

SESTA PROVA DELL'ESISTENZA DI DIO




Dio come "Coscienza"

(Ricalcata sulle cinque prove (o vie) di San Tommaso d’Aquino . Quaderno degli appunti aprile 1959        

*          

Ogni uomo è dotato di "coscienza" (consapevolezza di esistere e di pensare).  Ciò è di per sé evidente e innegabile.

La coscienza umana è capace di formarsi una rappresentazione di se stessa per mezzo di se stessa.

La coscienza umana nello svolgere detta rappresentazione si rende consapevole della sua “imperfezione”, “limitatezza” e “contingenza” (del suo esistere non necessario).

Una volta che si è formata la rappresentazione di cui sopra, la coscienza umana è “logicamente” obbligata a pensare che non si è formata (non è venuta in essere) da se stessa.

Quindi deve necessariamente pensare che esiste una Coscienza perfetta che ha creato le coscienze imperfette degli uomini (le quali coscienze benché imperfette possiedono - e sono consapevoli di possedere - il concetto di perfezione).

In sintesi. Ogni essere umano è costretto “logicamente” a pensare che all’origine dell’esistere della sua coscienza imperfetta “deve” necessariamente “esistere” una Coscienza perfetta (Intelligenza perfetta cosciente di esistere).

Questa Coscienza perfetta merita di essere denominata come “Dio” (Persona).

L’importanza di questa via è che prova l’esistenza di Dio non solo come “principio primo dell’essere” (il “dio” di Aristotele), ma ci permette di pensare che il Principio primo non solo “è”, “esiste” ma che il suo essere (e la sua essenza) è “Coscienza” quindi “Persona”.

 N.B. A coloro che vedono in questo discorso un atto di presunzione di un tale che vorrebbe insegnare qualcosa a San Tommaso d'Aquino dico: “Questo discorso non è mio è fatto ricalcando pedissequamente il procedimento argomentativo del Massimo Dottore al quale va comunque la paternità e il merito se il discorso è valido. Mentre se il discorso non è valido – cosa possibilissima essendo il sottoscritto un povero principiante negli studi di filosofia e teologia – la colpa è tutta di chi lo ha fatto (aprile 1959).