venerdì 25 giugno 2021

Segno di pietra dentro l'acqua

Segno di pietra dentro l’acqua
sempre più sottile
promessa dimenticata
dentro la parola
dentro il pensiero di pietra

canzone spenta

timore degli occhi
che l’immagine muti

segno di pietra dentro l’acqua
segno d’acqua sulla pietra

lunedì 21 giugno 2021

Hai sempre torto



 Il mio compagno di scuola mi dice: "Tu hai sempre torto". Rispondo: "E se ti dico, hai ragione?" (1961)

mercoledì 9 giugno 2021

10 marzo 1302 Alighieri Dante condannato a morte


 










Sentenza di condanna emessa dal tribunale del Comune di Firenze il 10 marzo del 1302

Alighieri Dante è condannato per

  1. baratteria;
  2. frode;
  3. falsità;
  4. dolo;
  5. malizia;
  6. inique pratiche estortive;
  7. proventi illeciti,
  8. pederastia;

e lo si condanna a 5000 fiorini di multa, interdizione perpetua dai pubblici uffici, esilio perpetuo (in contumacia), e se lo si prende, al rogo, così che muoia”.


domenica 6 giugno 2021



Il 6 giugno 1958 veniva assassinato a Los Angeles Robert Kennedy.

Oggi, 6 giugno 2021 ricordiamo questo suo discorso tenuto all’università del Kansas il 18 marzo del 1968, (tre mesi prima di cadere vittima in un attentato a Los Angeles, all’indomani della sua vittoria nelle elezioni primarie di California e Dakota del Sud).

«Con troppa insistenza e troppo a lungo, sembra che abbiamo rinunciato alla eccellenza personale e ai valori della comunità, in favore del mero accumulo di beni terreni.
Il nostro Pil ha superato 800 miliardi di dollari l’anno, ma quel PIL – se giudichiamo gli USA in base ad esso – comprende anche l’inquinamento dell’aria, la pubblicità per le sigarette e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine settimana.
Il Pil mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa e le prigioni per coloro che cercano di forzarle.
Comprende il fucile di Whitman e il coltello di Speck, ed i programmi televisivi che esaltano la violenza al fine di vendere giocattoli ai nostri bambini.
Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari
Comprende le auto blindate della polizia per fronteggiare le rivolte urbane.
Il Pil non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago.
Non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidità dei valori famigliari o l’intelligenza del nostro dibattere.
Il Pil non misura né la nostra arguzia, né il nostro coraggio, né la nostra saggezza, né la nostra conoscenza, né la nostra compassione, né la devozione al nostro Paese.
Misura tutto, in poche parole, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.
Può dirci tutto sull’America ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani».

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venerdì 4 giugno 2021

Il vecchio che leggeva romanzi d'amore di Luis Sepulveda




“Fu invitato al generoso festino offerto dai vecchi quando decidevano che era arrivata l’ora di “andarsene”… aiutò a portarli fino a una capanna lontana per coprire i loro corpi con un dolcissimo miele di palma.” È la descrizione dell’incontro del protagonista con il “rito del morire” nella civiltà dei “shuar”, popolo di nativi della foresta Amazzonica.

È il primo romanzo di Luis Sepulveda. Ci parla di un’umanità sofferente che vive a ridosso e all’interno della foresta amazzonica dell’Ecuador.

Il protagonista, Antonio, è un “vecchio” sulla sessantina (in un’ambiente dove si muore mediamente prima dei cinquant’anni). Era vissuto in precedenza a San Luis, un villaggio della Sierra nel quale le sue condizioni, pur di estrema povertà, erano quasi sopportabili. Faceva il bracciante e si era sposato, secondo le usanze del luogo, a 15 anni con Dolores una ragazza della sua età. La vita degli sposi che si amavano teneramente era diventata dopo qualche anno impossibile a causa di un’assurda superstizione. Dolores non rimaneva incinta. Questo per gli abitanti del villaggio era un segno che la donna era preda del demonio. Antonio e Dolores prendono così la via dell’esilio. Tentano di diventare coloni nelle aree della foresta Amazzonica. Dopo un viaggio lungo e faticosissimo arrivano a El Idilio località nella quale vive meno di un centinaio di persone. Si costruiscono una capanna e tentano di avviare l’attività agricola su due ettari di terreno che, in base all’autorizzazione governativa, essi avevano il diritto di coltivare dopo averlo disboscato. Ma l’impresa è impossibile. Due persone sole, prive di strumenti meccanici, in mezzo a uragani furiosi, bestie feroci, nugoli di zanzare che con le loro punture provocano infezioni inguaribili sono destinate a soccombere in poche settimane.

In loro soccorso arrivano però i “shuar”, indios che vivono da sempre nella foresta, e della foresta conoscono tutti i segreti. Impietositi verso Antonio e Dolores, i shuar insegnarono loro come cacciare, come riconoscere i frutti commestibili, come ricavare un po’ di terreno coltivabile. Ciò non è sufficiente però per Dolores che, dopo un anno muore di malaria.

Antonio, pur sopraffatto dal dolore, resiste e inizia una nuova vita “integrandosi” nella civiltà dei shuar. Dice Sepùlveda: “pian piano dimenticò (l’odio per la foresta che gli aveva strappato la sua Dolores) sedotto da quei luoghi senza confini e senza padroni”.

Il nostro eroe trascorre la sua vita fino alla “vecchiaia” nella foresta partecipando alla vita degli indios diventando “uguale” a loro senza però poter diventare mai – come prescritto dalle leggi assolutamente inviolabili di quella comunità – “uno di loro”.

Antonio, da vecchio, ritorna quindi a El Idilio e si reintegra nella civiltà dei bianchi impegnandosi, per quanto gli sarà possibile, a difendere le ragioni dei shuar contro le prepotenze dei governi e degli avventurieri che vogliono distruggere la foresta.

Per sopportare le terribili sofferenze che gli vengono dalla vecchiaia, dalla solitudine, dai ricordi antichi e recenti Antonio troverà un “analgesico”: la lettura dei romanzi d’amore.

Con questo romanzo Sepulveda ci consegna un messaggio. Ci sono “valori, in civiltà che noi giudichiamo “primitive”, con i quali la nostra civiltà dominante farebbe bene a confrontarsi. Soprattutto sul tema del rapporto fra uomo e natura ma anche, più in generale, sul tema del senso della vita.

Curiosità  Il lettore italiano troverà qualche qualcosa di inaspettato nell’ambientazione del romanzo: accenni alla città di Venezia e al libro Cuore di Edmondo De Amicis.