mercoledì 20 ottobre 2021

 

 

FIDES EX AUDITU La fede proviene dall’ascolto di Alberto Alessi (Recensione)

La morte cosa è? “L’assenza” della vita, oppure “l’essenza” della vita?
È raro trovare libri che abbiano il coraggio di affrontare in modo così diretto e perentorio il tema della morte.
Tale coraggio, lo riscontriamo invece in questo breve ma denso saggio di Alberto Alessi, fine giurista, arguto romanziere, eccellente pianista, strenuo e instancabile paladino dei valori del cristianesimo nella politica.
Al nostro autore non manca certo la virtù della “parresia”: il coraggio di testimoniare con la massima franchezza le verità della fede.
La domanda in esame indica come possibili due risposte: la morte è l’assenza, la cessazione definitiva, la fine della vita oppure è l’essenza, ciò che costituisce il fine essenziale, il senso autentico della vita.
Chi sceglie come valida la prima delle due risposte nega la validità seconda e viceversa. Non vi è una terza possibilità (tertium non datur).
Alessi sceglie con sicurezza e decisamente la seconda: “Per il credente ogni giorno che si vive è un giorno in meno sulla vita terrena, ma un giorno in più perché si avvicina la meta della vita nuova ed eterna”. Si tratta di una scelta ancorata saldamente alla fede cristiana che poggia sulle Sacre Scritture: “Il credente ascolta il suo Dio: “fides ex auditu”; la fede proviene dall’ascolto, sono le riflessioni di San Paolo e ascoltare vuol dire anche obbedire alle leggi divine confortati dalla fede”.
L’autore porta a sostegno della sua risposta una pluralità di motivazioni notando come la fede procuri alla vita dell’uomo un doppio “arricchimento di senso”. “Il cristiano – dice Alessi - pur distinguendosi nel mondo, vive nel mondo, vincolato al suo duplice destino, “cui corrisponde un duplice controllo della sua vita, segnando così la novità, essenziale e rivoluzionaria sul piano politico del messaggio cristiano”.
La tesi della morte come “essenza” della vita, che continua dopo la morte del corpo, comporta, ci ammonisce l’autore, che si debba porre attenzione alla salvezza dell’anima più che a quella del corpo.
Fides ex auditu è una lezione di catechismo tanto più necessaria in questo momento storico nel quale gli uomini considerano la morte come un tabù, un argomento di cui non si deve parlare. Si evita di parlare della morte pensando di eliminarne la paura. Mentre è proprio evitando di parlare della morte che si rende più acuta l’angoscia esistenziale.
Alessi ripercorre, pur in uno scritto conciso, la storia del genere umano dalle origini ai giorni nostri, e la interpreta alla luce del Vecchio e del Nuovo testamento.
Come è naturale per ogni catechista, egli si rivolge sia ai credenti sia ai non credenti.
In questo saggio i primi troveranno uno strumento prezioso per rafforzarsi nella loro fede. I secondi un’occasione per misurarsi con un’interpretazione del cristianesimo che si presenta vigorosamente motivata e con la quale ogni persona consapevole avverte il dovere morale di confrontarsi.
A sommesso parere di chi scrive, credenti e non credenti, in ogni caso, affrontando con coraggio, sull’esempio di Alberto Alessi, il tema della morte avranno modo di trovare significativi argomenti a favore del valore della vita.

 

Alberto Alessi. Avvocato, docente di Scienze politiche.
Deputato nelle Legislature VIII, X, XI
Collabora col Centro Studi per l'Impegno Politico dei Cattolici con sede a Bologna

 

Qui di seguito il saggio gentilmente messoci a disposizione da parte dell'Autore.

FIDES EX AUDITU Alberto Alessi

 

domenica 10 ottobre 2021

NODI di Ronald D. Laing

Paradigmi di rapporti  intrapsichici e interpersonali

Recensione

"Stanno giocando a un gioco. Stanno giocando a non giocare un gioco. Se mostro loro che li vedo giocare, infrangerò le regole e mi puniranno. Devo giocare al loro gioco, di non vedere che vedo il gioco."

Questo libro è nello stesso tempo:

  1. un'esposizione di osservazioni scientifiche;
  2. una teoria del rapporto fra salute e malattia mentale;
  3. la proposta di un "esperimento" di auto-analisi mentale che ogni lettore può effettuare per conto proprio al fine di ottenere da sé effetti terapeutici.

Si tratta di un breve saggio - meno di cento pagine scritte in forma di “versetti” – che offre una descrizione di situazioni, spesso ricorrenti nei rapporti interpersonali. Casi nei quali i soggetti vivono sensazioni anche molto acute di disagio e di sofferenza  per il fatto che si sentono del tutto “inadeguati” alle aspettative altrui.

Il lettore, secondo quanto a sembra a chi scrive, si sente egli stesso coinvolto nelle situazioni descritte. Quindi inevitabilmente viene colto dal disagio e dalla sofferenza. Le sensazioni dolorose provocate dalla lettura però offrono, sempre secondo chi scrive, molti spunti di comprensione del fenomeno patologico e possono diventare un vero e proprio rimedio per guarirne. In conclusione, chi svolge l’esperimento in parola, può curare da sé la salute della propria mente.

Chi legga, ad esempio, il passo sopra citato scopre una realtà che accade di frequente, ma che non è facile riconoscere : le persone, in diversi ambiti sociali, giocano il gioco di non giocare il gioco. Quando si riesce a “vedere”, ossia a capire, questo “gioco malato” si evita di giocarlo quindi si guarisce dalla malattia o la si previene. Può accadere, come dice Laing, che chi si rifiuta di giocare quel gioco sia punito dagli altri che lo vogliono giocare. Ma chi ha “capito” sa che è più conveniente subire la punizione piuttosto che perdere o non recuperare la salute mentale.

Ronald David Laing - psichiatra scozzese (1927-1989)