sabato 4 febbraio 2023

Marx antropologo o psicologo sociale


https://www.facebook.com/sorgente.melania

“Ogni uomo s' ingegna di procurare all' altro uomo un nuovo bisogno, per costringerlo ad un nuovo sacrificio, per ridurlo ad una nuova dipendenza e spingerlo ad un nuovo modo di godimento e quindi di rovina economica.“
Karl Marx, “Manoscritti economico-filosofici”.


Giorgio Pizzol
Sorgente Melania, non conoscevo questa citazione dei Manoscritti economico-filosofici” di Marx. Grazie davvero per averla postata. La riporto nuovamente per sottolinearla. “Ogni uomo s'ingegna di procurare all'altro uomo un nuovo bisogno, per costringerlo ad un nuovo sacrificio, per ridurlo ad una nuova dipendenza e spingerlo ad un nuovo modo di godimento e quindi di rovina economica.“ Osservo che questo discorso di Marx ha carattere "antropologico" o di "psicologia sociale" più che "marxista". In esso infatti Marx dice "ogni uomo" procura ad "ogni altro" nuovi bisogni. Ciò che significa che il fenomeno in questione non è causato dalla divisione in classi della società ma dalla stessa natura umana, dall'impulso naturale al dominio presente -secondo Marx - in ogni uomo. Nelle successive opere di Marx si legge che è la classe borghese , il sistema capitalista, che determina rapporti di produzione tali da consentire lo sfruttamento degli sfruttati . A ben guardare sembra addirittura che in questo passo Marx anticipi il pensiero di Marcuse sul fenomeno del consumismo, verificatosi in una fase successiva dello sviluppo capitalistico, negli anni '60 (più di cento anni dopo i Manoscritti di Marx). Io non sono uno specialista ma a suo tempo avevo consultato un po' di letteratura marxista. Questo passo, di per sé, ci svela clamorosamente che esiste un Marx che nel 1844 è più avanti del Marx del 1848 e del 1867 e anzi ha previsto il consumismo, studiato da Marcuse. Un Marx che afferma addirittura che l'alienazione consumistica non è conseguenza del capitalismo, ma deriva da un dato della natura profonda (dalla psiche) dell'essere umano. Non mi risulta che gli studiosi di Marx, che negli anni 50-60-70-80 del 1900 abbondavano nelle facoltà di filosofia, di economia, di scienze politiche, di lettere, di sociologia e dirigevano le riviste specializzate delle stesse materie abbiano mai dato risalto a questo testo. (Naturalmente io ammetto essere non sufficientemente informato in materia). Oggi però che il passo lo conosciamo, per merito di Sorgente Melania sarebbe bene che qualcuno degli studiosi della materia gli dedicasse qualche studio.

Spendiamo di più per dimagrire che per mangiare

Post Fb di Mauro Suttora sab 4 feb 2023


Spendiamo di più per dimagrire che per mangiare


  • Giorgio Pizzol
     Non stento a crederlo. Contraddizioni del sistema capitalista contemporaneo.

    • Mauro Suttora a Giorgio Pizzol mo che c'entra il capitalismo. Siamo noi che mangiamo come maiali e poi vogliamo dimagrire
      • Giorgio Pizzol a Mauro Suttora , il sistema produce in grande quantità cibo spazzatura e ne stimola in tutti i modi il consumo. Il consumo eccessivo di cibo spazzatura genera obesità crescente. Si crea così il bisogno di dimagrire per una massa crescente di popolazione. Ecco che si apre un nuovo mercato per i prodotti e le cure dimagranti che sono molto più costosi del cibo spazzatura. Elementare. Questo è il funzionamento del mercato capitalista globale ai giorni nostri da almeno 40anni. E sembra che peggiori di giorno in giorno.
    • Mauro Suttora a Giorgio  se è per questo il 'sistema' consumistico esiste da 70 anni, con relative critiche sociologiche da Marcuse a Erich Fromm, fino a Gaber ('Polli d'allevamento') e Pasolini.Ma ciascuno di noi è libero di non farsi lavare il cervello da pubblicità e persuasori occulti
    • Giorgio Pizzol a Mauro Suttora , anch'io penso che ogni persona capace di intendere e di volere può resistere alle sollecitazioni del mercato e dei persuasori più o meno occulti. Ma resta il fatto che la stragrande maggioranza delle persone non resiste. Per questo si mette in moto il circolo vizioso sopra descritto. Il numero degli obesi continua ad aumentare e il fatto preoccupante è che aumenta tra i giovani e i bambini.
    • Il problema più grave, a mio parere, sta nel fatto che un numero crescente di persone non è più capace di pensare con la propria testa e si conforma spontaneamente ad uno stile di vita distorto e dannoso per la salute. 
    • Io non sono certo in possesso di una ricetta per combattere questa malattia sociale. Ma sono convinto che un'inversione di tendenza sarebbe forse possibile se si diffondesse la capacità di riflettere sulle contraddizioni del sistema capitalista il quale antepone il valore del mercato al valore della salute. 
    • Si tratta di diffondere una "cultura" che invece anteponga il valore della salute a quello del mercato. 
    • Non penso che sia necessaria una "rivoluzione". Questa cultura potrebbe (dovrebbe) essere promossa nella scuola pubblica e privata e nella stampa libera. Tempo fa un mio amico mi disse: "Con questa cultura tu mandi in rovina l'economia mondiale". 
    • Io gli risposi: "Ma salvo la salute della gente". 
    • Ai posteri l'ardua sentenza.