Post Fb di Mauro Suttora sab 4 feb 2023
Spendiamo di più per dimagrire che per mangiare
Giorgio Pizzol Non stento a crederlo. Contraddizioni del sistema capitalista contemporaneo.- Mauro Suttora a Giorgio Pizzol mo che c'entra il capitalismo. Siamo noi che mangiamo come maiali e poi vogliamo dimagrire
- Giorgio Pizzol a Mauro Suttora , il sistema produce in grande quantità cibo spazzatura e ne stimola in tutti i modi il consumo. Il consumo eccessivo di cibo spazzatura genera obesità crescente. Si crea così il bisogno di dimagrire per una massa crescente di popolazione. Ecco che si apre un nuovo mercato per i prodotti e le cure dimagranti che sono molto più costosi del cibo spazzatura. Elementare. Questo è il funzionamento del mercato capitalista globale ai giorni nostri da almeno 40anni. E sembra che peggiori di giorno in giorno.
- Mauro Suttora a Giorgio se è per questo il 'sistema' consumistico esiste da 70 anni, con relative critiche sociologiche da Marcuse a Erich Fromm, fino a Gaber ('Polli d'allevamento') e Pasolini.Ma ciascuno di noi è libero di non farsi lavare il cervello da pubblicità e persuasori occulti
- Giorgio Pizzol a Mauro Suttora , anch'io penso che ogni persona capace di intendere e di volere può resistere alle sollecitazioni del mercato e dei persuasori più o meno occulti. Ma resta il fatto che la stragrande maggioranza delle persone non resiste. Per questo si mette in moto il circolo vizioso sopra descritto. Il numero degli obesi continua ad aumentare e il fatto preoccupante è che aumenta tra i giovani e i bambini.
- Il problema più grave, a mio parere, sta nel fatto che un numero crescente di persone non è più capace di pensare con la propria testa e si conforma spontaneamente ad uno stile di vita distorto e dannoso per la salute.
- Io non sono certo in possesso di una ricetta per combattere questa malattia sociale. Ma sono convinto che un'inversione di tendenza sarebbe forse possibile se si diffondesse la capacità di riflettere sulle contraddizioni del sistema capitalista il quale antepone il valore del mercato al valore della salute.
- Si tratta di diffondere una "cultura" che invece anteponga il valore della salute a quello del mercato.
- Non penso che sia necessaria una "rivoluzione". Questa cultura potrebbe (dovrebbe) essere promossa nella scuola pubblica e privata e nella stampa libera. Tempo fa un mio amico mi disse: "Con questa cultura tu mandi in rovina l'economia mondiale".
- Io gli risposi: "Ma salvo la salute della gente".
- Ai posteri l'ardua sentenza.
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